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“Chi potrebbe infatti disprezzare il giorno delle piccole cose, quando quei sette là, gli occhi del SIGNORE che percorrono tutta la terra, vedono con gioia il piombino in mano a Zorobabele?”
Zaccaria 4:10
In questi ultimi due anni in Italia non c’è stato nemmeno un giorno in cui i media non abbiano mostrato immagini di barche cariche di uomini e donne africani di ogni età, di gente annegata nel Mediterraneo, di navi che soccorrono gente in pericolo di vita. Il tutto condito da discussioni accese su come il Governo italiano dovrebbe gestire tale situazione.
L’arrivo dei profughi africani in Italia è un’emergenza umanitaria di proporzioni immani. I numeri cambiano ogni giorno, ma si sta parlando di migliaia e migliaia di persone di ogni età. È evidente che aldilà delle opinioni politiche su come andrebbe gestita la cosa, come cristiani abbiamo un’opportunità unica di dimostrare amore e offrire speranza a persone disperate. Come YFC Italia capiamo la nostra responsabilità verso i tanti adolescenti che sono profughi. Molti di loro hanno perso i genitori e subito forti traumi. La nostra missione è verso OGNI adolescente. In questo OGNI ci sono anche i ragazzi profughi.
Da circa un anno ho lottato molto per capire quale fosse la nostra parte. Non so voi, ma io quando mi trovo di fronte a un problema enorme, mi sembra che tutto sia inutile, al punto che quasi resto bloccata e finisco per non fare nulla. Frasi tipo “siamo una piccola organizzazione con così poche risorse!”, “Ho già tanto da fare!”, mi hanno riempito la testa per tanto tempo. In questa lotta, le parole di Zaccaria 4:10 sono state più attuali che mai. Dio non ci sta chiedendo di risolvere i problemi del mondo, ma di ubbidire quando ci chiama a partecipare alla sua opera di redenzione del mondo. E in quell’ottica anche la “piccola cosa” assume un valore enorme, perché diventa parte di un piano molto più grande di noi e della situazione stessa. Dio non ha alcun problema con le nostre “piccole cose”. A Lui interessa la nostra ubbidienza.
YFC Italia ha iniziato un programma fra i rifugiati la scorsa estate in luglio. Gli oltre 30 ragazzi che hanno partecipato non hanno affatto considerato il nostro lavoro con noi una “piccola cosa”. Anzi, l’hanno accolta come un grande regalo e qualcuno ha detto “questi sono stati i giorni più belli che ho trascorso in Italia da quando sono arrivato.” Stiamo continuando a fare “piccole cose” con un incontro settimanale per i ragazzi che arrivano ogni settimana. Possano le nostre “piccole cose” essere semi del Vangelo in questi cuori bisognosi per la gloria del Padre di ogni compassione!
Ester Montefalcone
YFC Italia